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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

I Giganti della Commedia: UGO IL MAGNIFICO (A cura di Roberta Verde)

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 “Nei miei personaggi non c’è un reale pentimento ma c’è la desolazione, la disperazione in certi casi. E comunque un rimanere attonito di fronte alla manifestazione dei propri difetti” il 27 ottobre del 1990 Ugo Tognazzi muore a causa di una emorragia celebrale. Muore nel sonno, così, all’improvviso, al punto da sembrare uno scherzo, una burla. Del resto, Tognazzi non ero nuovo a notizie contraffatte; nel 1979 l’artista cremonese prese parte a uno dei più celebri scherzi mediatici della nostra storia. Il settimanale satirico Il Male, che nel tempo si era specializzato nella riproduzione grafica delle prime pagine dei più importanti quotidiani nazionali, creò tre finte edizioni de “Il Giorno”, della “Stampa” e di “Paese Sera” che a caratteri cubitali davano la notizia dell’arresto di Ugo Tognazzi in quanto capo delle Brigate Rosse. La burla fu predisposta nei minimi dettagli e fu possibile grazie all’aiuto di Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, che si prestarono allo scherzo con generosi

I Giganti della Commedia: il PULCINELLA applaudito a Roma! (a cura di Domenico Livigni).

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 Tanti furono (e sono tuttora) i fantasmi dell’Arte. Nomi che in un battibaleno si dissolsero nell’aria come fumo, carriere che precipitarono su un palcoscenico buio e abbandonato. Personaggi che in punta di piedi, quasi di nascosto, si affiancarono alle diverse sfolgoranti carriere dei protagonisti dello spettacolo italiano. Uno fra tutti, ad esempio, fu Francesco De Marco, un buon comico, discendente di quella dinastia di improvvisatori che mantennero viva la tradizione d’un teatro fatto di sollazzi e di battute schiette e popolari. A settant’anni dalla sua scomparsa poche sono le notizie che girano su di lui, sulla sua vita artistica e sui suoi successi. Un interprete “secondario” che, ai suoi tempi, era però considerato una celebrità, un divo dei teatri popolari: la maschera e il “coppolone” di Pulcinella per Francesco De Marco erano una cosa sola, materia viva, che per oltre quarant’anni portò più volte alla ribalta con grande successo. “Di Pulcinella aveva il fisico” - come scris