Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Recitazione

I Giganti della Commedia: ALBERTONE fa 100 ! (a cura di Roberta Verde)

Immagine
  Sarebbe stato un compleanno importante quello di Alberto Sordi se quel 24 febbraio del 2003 il destino non lo avesse portato via. Perché l’Albertone nazionale, una delle stelle della commedia all’italiana, aveva ancora tanto da insegnarci, doveva ancora farci ridere (facendo riflettere) delle nostre miserie e piccolezze. Sordi era un abile interprete e narratore del sentimento medio italiano,“un artista che sapeva acchiappare rapinosamente i tratti, anche i più nocivi, del temperamento nazionale e di restituirli in forma comica” (Filippo Ciccarelli). La sua è stata una carriera lunga e prolifica (quasi duecento film), durante la quale ha dato vita a personaggi iconici, come “Nando Mericoni” il goffo ragazzone romano che sognava l’America mangiando italianissimi maccheroni.  Interprete e regista di sé stesso, pochi anni prima di morire ha ricevuto diverse onorificenze, tra cui due lauree honoris causa. “Signorino” convinto, era gelosissimo della sua vita privata. Non amando la mondani

I Giganti della Commedia: Ricordando PAUL BERNARD (a cura di Domenico Livigni)

Immagine
  Recentemente, ho comprato questa locandina d'un vecchio cinema-teatro di Forlì, datata 1930. La locandina reca, oltre al titolo del film (il capolavoro del 1930, con Maria Korda e Milton Silss), il nome del protagonista dello spettacolo "in arte varia": Bernard. Un nome che ai più (e non solo) non suggerisce perfettamente niente, un comico che al primo impatto ci può sembrare "secondario", come la sua carriera e i suoi "clamorosi successi".  Invece, consultando la celeberrima e fondamentale opera di Silvio D'Amico, "L'enciclopedia dello spettacolo" (VOL. II, Casa editrice Le Maschere, 1954), trovo addirittura una pagina intera (354) a lui dedicata con tanto di foto (la stessa immagine usata nella locandina)... Paul Bernard (pseudonimo di Paolo Belfiore), attore italiano di varietà, nato a Garlasco (Pavia) il 14 agosto 1885. Cognato di Grock. Cominciò a recitare in filodrammatiche di Torino, studiando insieme canto per dedicarsi all&

SERGIO CORBUCCI (regista de "I due Marescialli") RICORDA TOTO' E DE SICA

Immagine
La recitazione di Totò era molto spontanea, l'improvvisazione vi aveva una grande parte. Per dare il meglio, Totò aveva bisogno di un compagno con cui l'accordo fosse immediato, e che spesso lo seguiva di film in film. Nei Due marescialli per esempio, Totò recitava per la seconda volta con Vittorio De Sica. Al suo fianco quasi si esaltava, dimostrava il classico piacere del comico che sa di recitare capito e lo fa in modo eccezionale. Le sue doti naturali di improvvisazione, le sue straordinarie doti di comico, venivano messe in enorme risalto. Credo che questo avvenisse, in quel film, principalmente per la presenza di un partner molto importante. Totò diceva sempre: "Io posso far ridere, ma se ho vicino a me uno che fa ridere più di me, anch'io faccio ridere di più". Con De Sica ritrovava una verve nuova, e il senso di divertire un artista che oltre che essere un vecchio collega, un compagno napoletano, era nello stesso tempo un grande regista. Da parte sua c