Un Blog, curato e ideato da Giuseppe Cozzolino, che omaggia l'immenso ed unico Principe della Risata, avanguardia di Libri, Video ed Eventi sul Territorio.
TOTO' NEL RICORDO DI MARIO MONICELLI...
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Con Totò forse abbiamo sbagliato tutto! Lui era un genio, non solo un grandissimo attore. E noi lo abbiamo ridotto, contenuto, obbligato a trasformarsi in un uomo comune tarpandogli le ali.
Ebbene sì, anche la filmografia del Principe annovera titoli poco riusciti (almeno a nostro personale giudizio). Sebbene anche queste pellicole contengano idee e siparietti gradevoli e siano comunque patrimonio da preservare per qualunque totoista che si rispetti. 1-L'UOMO, LA BESTIA, LA VIRTU' Totò incontra Orson Welles in un tiepido adattamento da Luigi Pirandello. Sulla carta un progetto importante, nei fatti un film fatto di malavoglia da tutti (secondo i racconti di Lucio Fulci, allora aiuto alla regia) e che venne fortemente contestato dagli stessi eredi del celebre scrittore, al punto da ottenerne il ritiro dalle sale. Decisamente superiore l'altra prova pirandelliana del Principe (quella de 'La Patente', episodio del film "Questa è la Vita"). 2-TOTO' E MARCELLINO Il Pablito Calvo di "Marcellino Pane eVino" fa coppia col Principe della Risata per un raccontino strappalacrime, che lascia alquanto indifferenti. 3-G...
Tantissimi straordinari attori si sono prestati come "spalla" nelle produzioni del Principe, al Cinema come a Teatro. Qui citeremo le migliori, a mio personale parere, escludendo però quei nomi celebri (da Fabrizi a Macario, da Taranto a De Filippo) che sono stati in realtà "coprotagonisti" del Nostro... Number One MARIO CASTELLANI ("Onorevole, ma mi faccia il Piacere!") Chiudi gli occhi, ascolti la sua voce e subito ti attendi la risposta di Totò. Number Two CARLO CROCCOLO (L'Eterno Battista) Da "47 Morto che parla" a "Signori si nasce" attraverso "Lascia o Raddoppia", il domestico tonto ma fedele che tutti vorremmo avere (o no?). Number Three LUIGI PAVESE (Il Burbero Tutto d'Un Pezzo) Severo, ma giusto, ma anche un pò carogna: ricordate l'Ingegnere Casoria??? Number Four AROLDO TIERI (L'Isterico Iracondo) Per me resterà il Marchesino Gastone di "Totò Sceicco". Number ...
Stralcio estratto dal volume IL VENTENNIO D’ORO DEL CINEMA ITALIANO, QUATTRO LUSTRI DI ILLUSTRI, di Ciro Borrelli, Gianmarco Cilento e Domenico Palattella Un grande merito di Mario Monicelli è stato quello di dirigere insieme,per la prima e unica volta, Totò e Anna Magnani, in Risate di gioia (1960). Il soggetto del film, tratto da due romanzi brevi di Moravia, viene inizialmente propostoa Luigi Comencini, che rifiuta. Monicelli, invece, più temerario, corre il rischio e realizza un gioiello, complesso e leggero, orchestrato con superbamaestria; un film che ancora oggi fa ridere e commuovere le platee. Per realizzarlo si serve di Totò che torna a lavorare con lui dopo due anni ( I soliti ignoti ), di Anna Magnani reduce da una candidatura Oscar negli USA per Selvaggio è il vento (l’Oscar come migliore attrice protagonista lo vinse nel 1956 con La rosa tatuata ) e di un giovanissimo attore americano, Ben Gazzara, fortemente voluto dalla Magnani. Tutta la vicenda, o quasi, r...
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