MEMORIE DI TOTO': Totò e il suo Autista (A cura di Domenico Livigni)


Carlo Cafiero, il fedele autista del grande comico, ha raccontato questo aneddoto:
Totò viene a Napoli e fa un giro in macchina per i quartieri popolari. In un vicolo dei Tribunali viene riconosciuto. Molta gente si accalca. La macchina è costretta a fermarsi.
-Totò, quanto si' bello!  - grida una popolana commossa sino alle lacrime.
Alcuni tendono la mano.
L'attore, di cui è nota la generosità, distribuisce biglietti da cinquemila lire. Poi la macchina si allontana.
Totò si volge all'avvocato De Simone che gli è a fianco, e dice soddisfatto:
- Avvocà, avimmo fatto nu poco 'e bene!
-Mi dispiace di quel povero vecchio! - risponde l'avvocato.
- Quale vecchio?
- Un poveretto che non ha potuto avvicinarsi alla macchina. Veniva sempre respinto.
Totò ordina all'autista di tornare nel vicolo. Ma il vecchio non c'è più. Il principe sospira, e dice: Torniamo all'albergo.
Quando la macchina s'arresta davanti al lussuoso edificio, l'avvocato scorge sul marciapiede, evidentemente in attesa, il vecchietto. Ne informa Totò.
- Comm'hè fatto 'arrivà primma 'e nuie? gli chiede l'attore.
- 'O scellenza, aggiu pigliato nu tassì!
Questa battuta, che piace molto al comico, frutta al poverello una fiammante banconota da diecimila lire!



Tratto da Giovanni De Caro, Napoli Aneddotica (Arturo Berisio Editore, 1969, pag.110-111).


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